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Aperto oggi 09:30-18:00

Antonio Canova
Monumento funerario a Vittorio Alfieri

1807
Gesso

Collocazione
Gypsotheca, Ala ottocentesca

Nel 1803 alla morte del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749 – 1803), Louise Stolberg, contessa d’Albany, ultima sua compagna ed erede, commissionò ad Antonio Canova, nel 1804, un monumento in sua memoria. L’artista, che intendeva celebrare lo spirito liberatorio di matrice illuministica aveva portato il poeta a contrastare il potere tirannico, propose inizialmente una stele, alta più di tre metri, con una figura piangente presso il busto dell’Alfieri e due geni ai lati. La committente, tuttavia, per i diecimila scudi pattuiti non si dichiarò soddisfatta, desiderando per la stessa somma un monumento a tutto tondo con una o due statue che doveva erigersi a Firenze nella Basilica di Santa Croce. Dopo un intenso scambio epistolare, seguito da diverse elaborazioni sia plastiche che grafiche, Canova progettò un nuovo modello per il sepolcro. Tre anni dopo, nel settembre 1810, il monumento venne solennemente inaugurato a Firenze riscuotendo entusiastici consensi. Sopra un alto basamento ovale, sormontato da un ulteriore gradone, decorato da festoni e da un’epigrafe dedicatoria, si erge il sarcofago che porta scolpito sul frontone il ritratto in profilo del poeta entro un medaglione con la scritta «Victorivs Alferivs Astensis». Una maestosa figura femminile drappeggiata in ampie e morbide vesti all’antica, con una corona turrita sul capo, si erge sulla destra e si china in atto mesto poggiando il gomito sulla copertura del sarcofago. La figura dolente è allegoria dell’Italia e piange la perdita di uno dei suoi più stimati figli, nell’atteggiamento composto e solenne di un’antica matrona. La personificazione è frutto di elaborate e incessanti esercitazioni grafiche dello scultore e conferisce all’intero monumento il più intenso e significativo monito.

● Numero inventario
148

● Dimensione
310x240x95 cm

● Proprietà
Fondazione Canova onlus, Possagno (TV)

● Marmo
Firenze (IT), Basilica di Santa Croce

● Altre versioni in gesso
Bassano del Grappa (IT), Museo Civico
Roma (IT), Galleria Nazionale d’Arte Moderna