Incontro con Michele Vello
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Antonio Canova, artista simbolo del Neoclassicismo, ebbe la fortuna di vivere in un periodo particolarmente fecondo e mutevole per la storia del costume. Dalla seconda metà del Settecento fino agli inizi dell’Ottocento, anche in virtù delle trasformazioni storiche e socio economiche, le mode proposero di volta in volta novità ed evoluzioni che inaspettatamente permangono tuttora nel nostro modo di vestire, in particolare nel costume maschile, oggetto di questo incontro. Il Settecento stretto tra Illuminismo, Barocco e Neoclassicismo codifica il vestire del gentiluomo nei canonici tre pezzi, quelli che oggi chiamiamo giacca, gilet e pantaloni, un tempo marsina, sottomarsina e braghesse che, tra un Luigi XV e XVI cambieranno semplificandosi sotto ai nostri occhi, prima di cadere anche loro vittima della ghigliottina. I fasti dell’Impero prima e della Restaurazione poi, faranno il resto, spogliando di colori il cicisbeo settecentesco, tramutandolo in un efficiente uomo borghese, privo di tonalità squillanti ma desideroso di nuove vanità.
Parte del guardaroba dell’artista, ora oggetto di restauro e riallestimento, è testimone di questi cambiamenti. Il racconto della storia del costume rafforzato dall’analisi delle vesti, potrà forse svelare una nuova luce e sfumature sullo scultore di Possagno?
Note sul relatore
Michele Vello laureato in storia dell’arte presso l’Università di Udine è docente di Fashion Trend and Research all’ITS Eyewear Product Manager, curato dalla Fondazione ITS Cosmo di Padova e l’ente Certottica di Longarone. Grafico e docente di storia del costume, ha collaborato con musei italiani ed esteri per la realizzazione di presidi didattici sul costume, come il Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia e la Gemäldegalerie di Dresda. Altresì ha curato l’allestimento e il riordino espositivo di costumi e tessili per il Museo Civico di Bassano del Grappa e il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Dal 2016 si occupa di divulgazione e insegnamento della storia del costume per associazioni culturali in Veneto, Emilia Romagna e Umbria. Attualmente ha curato con Elisabetta Pasqualin e Mariachiara Mazzariol, l’esposizione Arte del Vedere, manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare presso il Museo nazionale Collezione Salce di Treviso.
● Durata
1 ora
● Incontro gratuito
● Prenotazione consigliata: 0423 544323 | posta@museocanova.it;
● Contatti
+39 0423 544 323 / posta@museocanova.it