I Fratelli Alinari alla Gypsotheca di Possagno e la fotografia di scultura
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con Emanuela Sesti
Sabato 8 marzo alle ore 16:00
Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno (TV)
Secondo appuntamento con la fotografia al Museo Canova dove siamo lieti di annunciare un ospite d’onore: Emanuela Sesti per un approfondimento di grande valore sulla collezione Alinari.
La campagna fotografica di Alinari a Possagno risale tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento sotto la direzione di Vittorio Alinari (1859-1932), figlio del fondatore Leopoldo (1832-1865), alla guida dello Stabilimento fiorentino dei Fratelli Alinari dal 1890. È con Vittorio che il catalogo Alinari si accrescerà enormemente in tutte le regioni italiane, ma in particolare nel Veneto che vedrà la pubblicazione di due importanti cataloghi nel 1897 e nel 1906, nonostante le difficoltà riscontrate per la concorrenza di altri fotografi specialmente nelle città d’arte, come per la Cappella degli Scrovegni a Padova. La realizzazione della serie fotografica alla Gypsotheca di Possagno da parte di Alinari risulta unica per quegli anni se confrontata con il lavoro degli altri stabilimenti fotografici italiani e dimostra l’attenzione da parte degli Alinari, fin dal fondatore Leopoldo, per la scultura e non solo antica, con particolare riguardo ai grandi maestri. Una lettura autoriale della scultura che restituisce il significato esperienziale dell’opera e la sua collocazione nel luogo che la conserva: la scultura di Antonio Canova in Gypsotheca restituita dalla visione di Alinari che ne traduce il suo spirito all’interno dell’ambiente dedicato, riportando le sue condizioni originarie prima delle rovine della prima guerra mondiale (1917).

La Gypsotheca di Possagno fotografata dai fratelli Alinari
● Posti limitati e prenotazione consigliata al numero 0423544323 o scrivendo a posta@museocanova.it
●La partecipazione alla presentazione è gratuita
Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura