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Tra passione e visione

il racconto della collezione Gemin
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“Nella mostra “Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Opere e vetri della Collezione Gemin” sono esposti disegni, dipinti, sculture e pregevoli manufatti strettamente legati al tema dell’esposizione: il periodo compreso tra gli inizi del Novecento e la fine del secolo scorso, e in particolare quel mondo di relazioni artistiche gravitante attorno alla figura di Carlo Scarpa, indissolubilmente connesso alle Biennali di Venezia.

Questo incontro intende ripercorrere le tappe e gli incontri fondamentali che hanno caratterizzato la passione, di mio padre, per il collezionismo: dai contatti con Giovanni Comisso, alle frequentazioni veneziane del Liceo Artistico, dell’Accademia di Belle Arti e dell’Istituto di Architettura. In un’epoca in cui gli studenti erano pochissimi, era ancora possibile instaurare un rapporto diretto con artisti del calibro di Mario Deluigi, Tancredi Parmeggiani, Bruno Saetti, Marcello Mascherini, Alberto Viani, Zoran Mušič; con maestri del design come Dino Gavina e con architetti quali Carlo Scarpa, Franco Albini, Edoardo Ghellner e Giuseppe Samonà.

Anche dopo il periodo della formazione, nel corso di una lunga carriera professionale, non sono mancati altri incontri significativi con personalità che, in diversi modi, hanno contribuito a orientare e ampliare il campo di azione nel collezionismo. Uno su tutti, Giuseppe Mazzariol.

Così, dall’interesse per l’arte contemporanea, l’attenzione si è via via estesa all’arte giapponese, alle icone russe e, infine, all’arte veneta del primo Rinascimento. Con l’ausilio delle immagini sarà possibile ampliare ulteriormente lo sguardo, includendo anche le opere della collezione non presenti in mostra.”

Mario Gemin

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Mario Gemin si laurea in progettazione architettonica all’Università IUAV di Venezia nel 1990, fino al 1994 lavora presso lo Studio Mario Botta a Lugano e a Parigi. Si occupa di restauro architettonico e di progettazione di opere pubbliche,allestimenti di mostre, spazi commerciali e direzionali. A Venezia cura il restauro conservativo dell’intervento scarpiano al piano terra di Palazzo Querini Stampalia, di Palazzo Giustinian Lolin di Baldassarre Longhena, dell’Abbazia di San Gregorio e della Tomba Levi nel Cimitero Ebraico. Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione aggiudicandosi premi e segnalazioni e ha svolto attività didattica in composizione architettonica, tecniche di allestimento e museografia e museotecnica. Nel 1996 cura il catalogo e la mostra “Mario Botta-Cinque Chiese” per Skira e nel 2016 la pubblicazione “Mario Botta-Querini Stampalia”.

Informazioni

Conferenza

● Durata
60 minuti

● Tariffa
Gratuita

● Prenotazione consigliata.
+39 0423 544 323 / posta@museocanova.it

Visita guidata facoltativa

● Durata
60 minuti

● Tariffa
5 euro in aggiunta al biglietto d’ingresso

● Prenotazione consigliata.
+39 0423 544 323 / posta@museocanova.it